LO SPAZIO PRECARIO
Lo spazio precario è un luogo fisico che diventa esso stesso imballaggio d’idee, come le Carte Alimentari da Lettera, custodisce ed espone idee che prendono forma e trova sede in Via Alessandro Paternostro 75.
Al suo interno sono esposti gustosi e freschi progetti di design, grafica e arte che ci fa piacere scoprire e far scoprire e poiché spazio precario per definizione è in continua mutazione.
In compagnia di Edizioni Precarie nello Spazio Precario:


Studio Kepha è un brand siciliano che produce oggetti artigianali per spazi interni. Ogni prodotto è un pezzo unico che ha nella consistenza del calcestruzzo il suo valore estetico. Gli oggetti di Studio Kepha richiamano allo stesso tempo la pittura e la scultura con lo scopo di trasferirne le peculiarità in oggetti comuni, il cui stile minimale si accorda alla loro semplicità funzionale.

Massimo Pesce nasce nella provincia di Padova, nel 2003 inizia il suo percorso legato alla grafica e al web. Dal 2005 collabora con la calligrafa Monica Dengo nell’organizzazione di corsi nazionali e internazionali, ed insieme ad altri fonda l’associazione Centro Internazionale Arti Calligrafiche e del libro, CIAC. Con il CIAC ha invitato in Italia il tipografo americano Amos Kennedy che, insieme a Paolo Lazzarelli della Tipografia Sociale di Arezzo, ha tenuto corsi sulla stampa creativa e su manifesti con l’uso di tirabozze e caratteri in legno. Questi corsi sono continuati poi con Paolo Lazzarelli per alcuni anni, fino alla sua scomparsa. Da questa esperienza nasce in un garage di Arezzo “Atipicapress”, dove il grande portone d’entrata diventa la vetrina della tipografia.

Carlos Lalvay Estrada nasce a La Maná, Ecuador, al confine tra la Cordigliera delle Ande e le pianure che conducono al Pacifico. Dal 2001 vive e lavora a Genova. La sua formazione è trasversale e si sviluppa attraverso linguaggi differenti: disegno, video, musica, scultura e tecniche di stampa. Nel 2012 fonda, insieme al tecnico della stampa Pietro Repetto, il progetto PICA, incentrato sull’uso del cianotipo. Questa tecnica fotografica a contatto, basata su sali di ferro fotosensibili, consente la produzione manuale di opere su carta e tessuto, in tirature limitate o come pezzi unici. La sua ricerca indaga i temi della memoria, dell’identità e del paesaggio, attraverso pratiche come la pittura, la linoleografia, la calcografia e la sperimentazione materica. Linee, stratificazioni e segni si trasformano in una grammatica visiva che restituisce la complessità del vissuto e del contesto. Negli anni ha partecipato a diverse esposizioni in Italia, consolidando un percorso artistico coerente e in costante evoluzione.

Studio Fludd è un collettivo multidisciplinare nato a Venezia nel 2008, formato da Caterina Gabelli, Matteo Baratto e Sara Maragotto. Il gruppo è attivo negli ambiti dell’art direction e delle arti grafiche, dello styling ed exhibition design, accomunati e connessi da un interesse per la ricerca e l’educazione visiva. Lo studio prende il nome dall’alchimista inglese Robert Fludd, da cui assume la metafora della trasformazione della materia vile attraverso il processo empirico. I progetti e i workshop di Studio Fludd sono stati ospitati in contesti quali: Somerset House, MART Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Gallerie dell’Accademia di Venezia, Fondazione Querini Stampalia, MaXXI, La Triennale, CAMERA Centro Italiano per la fotografia, Palazzo dei Diamanti, Bologna Children’s Book Fair.

5X Letterpress è un duo di graphic designer e tipografi sovvervisi. Producono stampe, esclusivamente a mano con vecchi torchi tipografici, utilizzando caratteri mobili e qualsiasi superficie inchiostrabile e stampabile. Nato nel 2018, 5X Letterpress, non si pone limiti per quanto riguarda la sperimentazione e la ricerca nell’ambito grafico. Tutto il materiale tipografico e non (caratteri mobili, carta, inchiostri, cliché e varie matrici di stampa) proviene principalmente da vecchie tipografie non più in attività o recuperato nel tempo nei mercatini delle pulci.

Luca Savettiere nasce a Palermo nel 1976. Dopo la laurea in Storia dell’Arte, si specializza in Storia e Critica del Cinema e definisce la sua formazione accademica con un master in Cinema Promozionale in Digitale, conseguiti presso l’Università degli Studi di Palermo. Leitmotiv del suo percorso è sempre l’immagine: dopo un approccio professionale alle produzioni video in ambito artistico-sperimentale, sviluppa e modella la sua passione per la fotografia, portando sempre dietro nell’attuale attività di fotografo impegnato nella comunicazione pubblicitaria, la sua interpretazione fotografica del paesaggio, soprattutto quello urbano. Un’esigenza nata prima di tutto da un interesse “sociologico”, dal voler individuare nel paesaggio urbano elementi specifici che leghino profondamente l’uomo all’ambiente in cui vive. Ancora meglio, la sua analisi cerca di mettere in relazione uomo, territorio (dal punto di vista geografico) e ciò che sul territorio è stato inserito dall’uomo.

Lucile Corbeille, si laurea nel 2011 all’École Supérieure d’Arts Dramatiques di Parigi (ESAD). Ha lavorato alcuni anni come attrice e poi ha deciso di lasciare la capitale e partire per un lungo viaggio, a bordo di una barca a vela sul Mar Mediterraneo. È durante questo viaggio che si dedica alla fotografia. Attraverso il suo lavoro esplora diversi tipi di stampa e media, considerando l’immagine come un oggetto. Dal 2016 espone le sue opere in diversi locali culturali a Palermo.

Il ruGGGe nasce, cresce e sopravvive in un tedioso paesino della brianza, tra 106 discoteche e 2 farmacie.
Ha un sacco di amici (tra cui il Ventolin), mangia quando si ricorda, per il resto disegna e pratica l’ipocondria come hobby nel weekend. Da grande vorrebbe imparare l’antica arte di fischiare fortissimo mediante il solo ausilio delle dita.

SUQ. Unconventional Sicily All’apparenza solo una rivista. In realtà le sue pagine rivelano di più.
Suq è infatti una startup nata in Sicilia da un gruppo di creativi e viaggiatori che un giorno ha deciso di iniziare a esplorare il patrimonio non-convenzionale dell’isola.
Un patrimonio fatto di luoghi, persone, aziende, arti e simboli attualmente nascosti, fatto di tutto ciò che si può toccare, ma anche di tutto quello che si può solo sentire quando ci si mette in contatto con i propri sensi.
Dietro le sue pagine Suq è anche una destination brand che vuole individuare, valorizzare e rendere fruibile una Sicilia sconosciuta che si rivela solo a chi ha la pazienza di aspettare.
Suq è fotografia, racconto, sentimento, viaggio, nostalgia, desiderio e bellezza, quella di una cultura nuova e di un nuovo modo di vedere e vivere la Sicilia. Per far sì che tutto quello che Suq può essere lo sia per davvero e tutto quello che della Sicilia ancora si sconosce, venga conosciuto.

Ottoeffe si occupa di illustrazione e tecniche di stampa artigianale su carta e su tessuto. Il suo lavoro si muove nell’ambito dell’autoproduzione dando vita a piccoli manufatti, zines, libri tessili, stampe, stendardi, dove disegno, collage, ricamo e stampa si alternano nel racconto di storie che si muovono tra l’onirico e il reale con uno sguardo particolare alla condizione femminile . Attraverso i laboratori questa ricerca individuale diventa indagine collettiva, momento di confronto e scambio di saperi.

Martina della Valle (Firenze, 1981) sviluppa immagini, situazioni e fotografie. La sua ricerca artistica si basa sui fondamenti della tecnica fotografica, spesso mescolando processi analogici tradizionali con nuovi media digitali. I suoi lavori combinano una ricerca intima, spesso d’archivio, con formati collaborativi per produrre installazioni site-specific, oggetti e materiale stampato. Nel 2007 è stata selezionata per partecipare al Corso Superiore di Arti Visive presso la Fondazione Ratti di Como e per una residenza di due mesi presso la Fondazione DENA al Centre des Recollets di Parigi. Nell’ottobre 2009 è stata invitata al programma di residenza AIR Onomichi a Onomichi (Hiroshima, Giappone). Nel 2014 ha sviluppato un lavoro per il Mois de Photo con l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi. Nel 2021 ha svolto una ricerca a Pachino (Sicilia) per esporre i risultati del suo soggiorno al Ragusa Foto Festival dello stesso anno. Dal 2022 fa parte del collettivo che cura il project space SATELLIT a Berlino.

Elisa Talentino (Torino 1981) è un’artista che lavora con grafica d’arte, pittura, illustrazione e animazione.
Le sue immagini appaiono in libri e riviste, tra i suoi clienti figurano The New York Times, Goethe Institut, Mondadori, D-Repubblica, add Editore, e/o Edizioni, La Stampa.
Ha realizzato alcuni libri d’artista segnalati e selezionati nei principali concorsi di illustrazione.
È specializzata in stampa d’arte; le sue serigrafie d’autore, realizzate con tecniche pittoriche sperimentali sono esposte in numerose gallerie in Italia e all’estero.

Carlo Duina, nasce a Brescia. Si avvicina al mondo dell’arte da autodidatta con una spiccata sensibilità e talento creativo, aiutato, in seguito, dagli studi Accademici, tra Brescia e Macerata. Si lancia nel mondo artistico contemporaneo, grazie alla realizzazione di alcuni progetti visivi. Nel 2010 tiene la sua prima esposizione personale, “Evolutamente”, un vero e proprio trampolino verso un futuro in netta crescita. La sua caratteristica predominante risiede nella tecnica adoperata. Lo studio accademico gli ha concesso un grande dinamismo nell’utilizzo dei vari strumenti: dall’olio su tela, all’utilizzo della carta, come materiale prediletto, ai gessi colorati, al collage e alla china.

Elena Campa si occupa di illustrazione, grafica e tecniche di stampa artigianali.
Nel 2007 ha fondato Studio Arturo a Roma, un collettivo di ragazze con le quali ha iniziato a usare l’incisione calcografica e a rilievo come mezzo di comunicazione moderna, attraverso l’autoproduzione e la formazione. Dal 2015 a Milano ha aperto un nuovo studio, Spazio Florida dove convivono tecniche di stampa artigianali differenti, dalla serigrafia all’incisione alla stampa risograph, e dove continua la sua attività formativa attraverso i workshop. Dal 2016 insegna anche in un istituto professionale per stampatori.

Nina Melan nasce a Milano nel ’76. Per molti anni vaga per l’Italia incuriosendosi per ogni cosa. Vive principalmente a Torino, Venezia e Genova. Per quasi 15 anni si dedica al lavoro tecnico e quasi scientifico di restauratrice di affreschi mettendo mano a meravigliose opere d’arte antiche. La sua necessità creativa però la spinge a dipingere e disegnare tutte le notti, finché decide di dedicarsi solo alla sua arte e non più a quella altrui. In quel periodo approda in Sicilia dove trova tutto ciò che più ama. Collabora con un paio di case editrici pubblicando lavori e libri come illustratrice. Decide infine di lavorare in modo indipendente nel suo piccolo spazio sui tetti di Palermo. Unendo due delle sue più grandi passioni, attualmente le sue opere parlano soprattutto di cucina e di tradizione. Non avendo mai frequentato scuole di illustrazione o disegno la sua tecnica non ha un nome; utilizza acquerelli, penne colorate, china, grafite e pazienza.

Lo studio di Elke Marhöfer, alias Itching Dogs, sul gres funzionale si concentra su forme ridotte che enfatizzano la tattilità del materiale. Come giardiniera e artista, il lavoro di Elke Marhöfer cerca di dimostrare che le relazioni tra le terre e le argille e le loro manifestazioni sensibili – una pianta o una tazza – sono principalmente espressioni estetiche delle capacità della materia stessa. In un mondo di materiali apparentemente inerti e di artisti attivi (che impongono la forma alla materia), i suoi materiali sono collaboratori, attivi sia nel processo di fabbricazione sia nel loro successivo uso quotidiano (rituale o sociale).